Il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Bielorussia, Miklos Haraszti, ha sollecitato il governo bielorusso “all’immediato rilascio senza condizioni” dell’attivista Ales Byalyatski.
Miklos Haraszti ha detto, in una dichiarazione rilasciata il 2 agosto, che la detenzione di Byalyatski è “il simbolo della repressione contro i difensori dei diritti umani.”
Ales Byalyatski, che ha contribuito a fondare all’opposizione il Fronte Popolare e che dirige il gruppo per i diritti umani Vyasna (Primavera), è stato condannato nel novembre 2011 al 4 anni e mezzo di carcere con l’accusa di evasione fiscale.
Le accuse derivavano dal presunto utilizzo da parte d Byalyatski di conti personali in Lituania e Polonia e di aver ricevuto finanziamenti, da parte di donatori internazionali, per attività a favore dei diritti umani in Bielorussia.
Amnesty International ha dichiarato Ales Byalyatski “prigioniero di coscienza” e vari leader occidentali hanno chiesto il suo rilascio incondizionato.
Fonte: Radio Free Europe