Nei giorni scorsi, il governo di Kiev ha rinunciato a firmare l’accordo di associazione con l’Unione Europea. Contro questa decisione la popolazione ucraina di Milano ha organizzato per oggi pomeriggio alle 15 a Milano, in via Dante, vicino alla fermata della metropolitana Cairoli, un presidio in contemporanea con manifestazioni simili a Kiev e in altre città dell’Ucraina.
L’ex premier ucraina, Yulia Tymoshenko, dal carcere, considera questa decisione del presidente ucraino Yanukovich un “golpe”, mentre Putin ha accusato l’Unione Europea di ricattare l’Ucraina e il capo della commissione Esteri della Duma, Alexei Pushkov, ha scritto su Twitter che l’accordo con l’Ue avrebbe portato «dubbi benefici», prendendo a esempio le situazioni di Bulgaria e Romania.
Il ministro dell’energia ucraino, Yuri Boiko, ha spiegato che il Paese non può perdere i legami economici con la Russia e che Bruxelles non ha offerto ricompense per le perdite di questo commercio con Mosca.
Per Vladimir Chizhov, ambasciatore russo presso l’Unione europea, ora l’Ucraina è libera di entrare nell’unione doganale guidata da Putin.
Da Bruxelles comunque nessuna sconfitta, la vicenda è rinviata al 2015, quando nel Paese si terranno nuove elezioni presidenziali.
Per chi volesse dare il proprio supporto alla popolazione ucraina in Italia, l’appuntamento è questo pomeriggio alle 15 in via Dante (fermata Cairoli), Milano.
Fonte: Corriere.it, Repubblica, Euronews
Gli ucraini si devono barcamenare in mezzo a necessità contingenti molto pesanti. Il gas russo è una necessità, non ne possono fare a meno; ed andrà peggio quando la bolla “shale” sarà svanita. Probabilmente dovranno fare dei compromessi con i detestati vicini.