Archivi categoria: Anna Politkovskaya

211 Anna

Pisa, una giornata di studi sul tema Donne e Pace

Una giornata di studi sul tema “Donne e Pace” è l’iniziativa promossa dal Consiglio Cittadino per le Pari Opportunità del Comune di Pisa (con il patrocinio della Commissione Regionale per le Pari Opportunità della Toscana) all’interno del “Marzo delle Donne 2016”.

Si tratta di una giornata di incontri aperta all’intera cittadinanza, dedicata alla valorizzazione del ruolo attivo che le donne hanno sempre avuto nel contrasto alla guerra e alla conflittualità e nel ripristino e nel mantenimento della Pace.

La giornata, che inizierà alle 9:15 nella Sala Convegni della Stazione Leopolda di Pisa prevede anche una tavola rotonda dedicata ai 70 anni del voto delle donne e si concluderà con la proiezione del pluripremiato documentario “211:Anna (2009), in memoria di Anna Politkovskaya a dieci anni dalla sua scomparsa.

211: Anna

Ecco il programma completo (l’iniziativa sarà trasmessa anche in streaming):

 

9:15 Saluti istituzionali: Marilù Chiofalo (Assessora PPOO del Comune di Pisa) e Valeria Di Bartolomeo (Presidente CCPPOO del Comune di Pisa)

9:45 Intervento di Julie Bicocchi (ProXima Generi), Coordinatrice Commissione Donne e Politica del Consiglio Cittadino per le Pari Opportunità

10:00 Interventi delle relatrici – modera Cristina Filippini (UISP Comitato territoriale di Pisa):

Enza Pellecchia (C.I.S.P. – Università di Pisa)
Laura Savelli (Università di Pisa)
Grazia Ricci (Università di Pisa)
Carola Maria Martino (Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana)

11:45 Coffe break

12:00 Tavola rotonda: I 70 anni di voto alle donne in Italia – modera Michela Ciangherotti (SPI CGIL Pisa)

Vinzia Fiorino (Università di Pisa)
Giovanna Pagani (WILPF)
Silvia Venturi (Università di Pisa)
Vilma Nicolini (Osservatorio PP.OO. di AUSER)
Tiziana Noce (Università della Calabria)
13:00 Pausa pranzo

14:00 Ripresa lavori. Introduce Pina Salinitro (AIED) Vicepresidente del CCPPOO del Comune di Pisa

14:30 Tavola rotonda: Donne e pace nel mondo dell’associazionismo e del volontariato – moderano Diana Pardini (Eraclito 2000) e Cristina Filippini (UISP Comitato territoriale di Pisa) – interverranno:

Amnesty International
WILPF (Giovanna Pagani)
Tavola della Pace (Daniela Pampaloni)
ANVCG Onlus (Aurelio Frulli)
Partigiani Cristiani (Stefania Capacci)
Libera (Cristiana Vettori)
Cospe (Debora Angeli)
Casa della Donna (Virginia Del Re)
16:00 Dibattito

16:30 Proiezione del documentario “211: Anna” (2009), di Giovanna Massinetti e Paolo Serbandini – introduce Silvia Silvestri (Il Popolo dei Consumatori)

18:15 Conclusioni a cura di Marilù Chiofalo (Assessora PPOO del Comune di Pisa) e Valeria di Bartolomeo (Presidente CCPPOO del Comune di Pisa)

Durante la giornata sarà esposta The face of freedom is female, frutto del corso fotografico tenuto dalla fotografa Ippolita Franciosi all’ interno del laboratorio Lo Spazio del The, a cura dell’ Associazione DIM.

Documentario “211: Anna” e incontro coi registi 

 22 ottobre 2015 –  L’Associazione Annaviva presenta il documentario 211: Anna (90’, Italia, 2008), sulla figura di Anna Politkovskaja. Introducono e commentano la proiezione i registi del film: Giovanna Massimetti e Paolo Serbandini. 

  •  Ore 18 teatro Out Off, via Mac Mahon 16. Ingresso gratuito.

  
211: Anna (90’, Italia 2008) nominato Miglior documentario al David di Donatello 2009 e selezionato al Sundance Festival 2009 – ripercorre la vita e la carriera della giornalista uccisa a Mosca il 7 ottobre 2006 mente si stava occupando del conflitto russo-ceceno.
Un numero e un nome danno il titolo del documentario: 211 sono stati i giornalisti e le giornaliste assassinati dalla caduta dell’Unione sovietica fino al 2006. La duecentundicesima vittima è proprio Anna Politkovskaja. 

Gli appuntamenti con Annaviva – per non dimenticare – continuano anche nelle prossime settimane: 

24 ottobre, ore 21, lettura scenica dei testi di Anna Politkovskaya al Teatro Out Off

Vi ricordiamo inoltre che il memorandum teatrale Donna non rieducabile con Elena Arvigo – testo di Stefano Massini, progetto di Elena Arvigo e Rosario Tedesco – resterà in scena fino al 25 ottobre. Sul sito del teatro Out Off i prezzi del biglietto e tutte le promozioni per assistere allo spettacolo.

Milano, 24 ottobre, lettura scenica dei testi di Anna Politkovskaya @TeatroOutOff1

L’associazione Annaviva, nata in difesa della libertà di stampa e dei diritti civili nell’Est Europa, vi invita il 24 ottobre al Teatro Out Off di Milano per assistere ad una lettura teatrale dei testi scritti da Anna Politkovskaja. Perché “coloro che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo”. 
C’è una frase di Anna Politkovskaja che ti ha colpito particolarmente? O forse il passaggio di un’intervista o l’incipit di un suo libro? Mandaci la tua segnalazione e creiamo insieme una drammaturgia collettiva.

Invia una mail a arvix@mac.com con il testo che ti sta più a cuore o che, secondo te, rappresenta l’essenza del lavoro di Politkovskaja. Elena Arvigo e Rosario Tedesco, insieme ad altri colleghi, organizzeranno per noi una lettura scenica. Quale modo migliore per onorare la memoria di Anna Stepanova se non fare in modo che le sue parole continuino a vivere? 

Gli appuntamenti con Annaviva – per non dimenticare – continuano anche nelle prossime settimane: 
15 ottobre – ore 18 al Teatro Out Off proiezione del documentario Letter to Anna

22 ottobre – ore 18 al Teatro Out Off proiezione del documentario 211: Anna

Vi ricordiamo inoltre che il memorandum teatrale “Donna non rieducabile” resterà in scena fino al 25 ottobre. Sul sito  i prezzi del biglietto e tutte le promozioni per assistere allo spettacolo.

Documentario su Anna Politkovskaya A Bitter Taste of Freedom al Teatro Out Off

A bitter taste of freedomContinuano gli appuntamenti dedicati alla giornalista Anna Politkovskaya assassinata il 7 ottobre 2006 a Mosca. Giovedì 8 ottobre al teatro Out Off di Milano alle ore 18 sarà proiettato il documentario A Bitter Taste of Freedom, una pellicola dedicata alla vita e al lavoro di Anna Politkovskaya.

Ingresso gratuito.

Ecco il trailer di A Bitter Taste of Freedom:

7 ottobre in memoria di #AnnaPolitkovskaja, una donna non rieducabile

Da quando Anna Politkovskaja è stata uccisa il suo telefono nella redazione del quotidiano Novaja Gazeta ha smesso di squillare. Prima suonava in continuazione. Le chiedevano aiuto le donne che cercavano i propri figli, scomparsi improvvisamente durante la guerra nel nord del Caucaso; i figli rimasti senza padre; i padri che avevano perso la famiglia intera. Ma da quando Anna è morta, anche queste persone sono svanite nel nulla. Sono tornate ad essere invisibili. Perché non c’è più nessuno a guardarle negli occhi e ascoltare le loro storie. 
Stasera al teatro Out Off di Milano ricordiamo Anna Politkovskaja col memorandum teatrale “Donna non rieducabile” di Stefano Massini. Progetto di e con Elena Arvigo, regia di Rosario Tedesco.

Gli appuntamenti con Annaviva – per non dimenticare – continuano anche nelle prossime settimane:

8 ottobre – ore 18 al Teatro Out Off proiezione del documentario A Bitter Taste of Freedom 

10 ottobre – ore 17 letture di testi di Anna Politkovskaja ai Giardini Anna Politkovskaja a Milano (Porta Garibaldi)

15 ottobre – ore 18 al Teatro Out Off proiezione del documentario Letter to Anna

22 ottobre – ore 18 al Teatro Out Off proiezione del documentario 211: Anna

Novaya Gazeta, il giornale di Anna Politkovskaya tra i candidati al Nobel per la pace 2015

Novaya GazetaTra i candidati al Nobel per la pace 2015 ci sarebbe anche la Novaya Gazeta, una delle pochissime testate russe ancora indipendenti e giornale per cui scriveva Anna Politkovskaya, assassinata il 7 ottobre 2006.

A rivelare la notizia in questi giorni sono stati vari siti internet tra cui Ukraine Today e Bloomberg.

La Novaya Gazeta assieme ai suoi giornalisti si è sempre battuta per la verità pubblicando indagini scomode sulla violazione dei diritti umani e sulla corruzione nonostante le minacce e le morti. Anna Politkovskaya ha lavorato per la testata dal 1999 al 2006, anno della sua morte. Annaviva insieme al Teatro Out Off di Milano quest’anno la ricorda con una serie di appuntamenti a partire proprio dal giorno dell’anniversario, il 7 ottobre con il debutto dello spettacolo Donna non rieducabile. La rappresentazione sarà introdotta da Annaviva e l’ingresso sarà gratuito per chi prenota telefonicamente oppure via email. I contatti di riferimento sono: tel: 02 34532140; email: info@teatrooutoff.it).

Il premio Nobel per la pace verrà assegnato a Oslo il 9 ottobre, la cerimonia si terrà invece il 10 dicembre.

7 ottobre 2015, nove anni senza Anna Politkovskaya

AnnaViva ricorda Anna Politkovskaya a 9 anni dal suo barbaro assassinio, eseguito a Mosca il 7 ottobre 2006 nell’ascensore di casa, con le borse della spesa in mano, nel giorno del compleanno di Vladimir Putin.

Ricordando Anna Politkovskaya

La ricorderemo con varie iniziative in Libreria Popolare a Milano, ai giardini intitolati ad Anna Politkovskaja e al Teatro Out Off, dove proprio nel giorno del suo assassinio (e fino al 25 ottobre) ci sarà il debutto milanese di “Donna non rieducabile”, Memorandum teatrale su ‪Anna Politkovskaya‬ di Stefano Massini, regia di Rosario Tedesco. Un progetto di e con Elena Arvigo. in collaborazione con SantaRita Teatro Arts Centre .

Durante il periodo di rappresentazione si svolgeranno al Teatro Out Off iniziative, incontri, dibattiti realizzati in collaborazione con associazione Annaviva.

Roma, Donna non rieducabile al parco “Collina della Pace”

Il 28 luglio alle 21 va in scena al parco “Collina della Pace” di Roma Donna non rieducabile, memorandum teatrale di Anna Politkovskaja, un progetto di e con Elena Arvigo.

Donna non rieducabile a Roma

Donna non rieducabile (regia di Rosario Tedesco) è un memorandum immaginario ispirato ai reportage di Anna Politkovskaja.

Appena ho letto Donna non rieducabile di Stefano Massini mi è sembrato subito evidente che non si trattava di un testo semplicemente da “mettere in scena” ma piuttosto di un “progetto di studio “, un cammino per cercare di rimanere fedeli allo spirito sia di Anna P. sia di Stefano Massini che ha scritto il testo ispirandosi a questi “appunti disordinati ai margini della vita in Russia”. Ho iniziato dunque raccogliendo quanto più materiale possibile su Anna P. e sugli argomenti di cui si occupava per cercare di capire meglio, di andare a toccare con mano, vedere. Ed è proprio questo progetto di studio che mi piacerebbe portare in scena , non “commuovere ” ma “muovere ” e stimolare nello spettatore la sua responsabilità di testimone, stimolare la curiosità, la necessità di informarsi, di non fermarsi, di non avere “pregiudizi ” ma andare a toccare con mano e cercare le proprie domande prima di abbandonarsi alle facili soluzioni e risposte che ci vengono date. EÈ davvero un cammino ed è una goccia nell’oceano che diventa una riflessione assieme e con il pubblico sulla libertà di stampa, sul mestiere di giornalista, sulla responsabilità di sapere e continuare a farsi domande.

Le balle del Cremlino

IEssere ceceni a Mosca quando uccidono qualche avversario del Cremlino non è proprio semplice. Se siete dei criminali è probabile che finirete in galera con l’accusa di essere voi l’assassino. Le prove si troveranno, ma intanto l’importante è schiaffarvi in una cella sotto l’occhio di telecamere e fotografi.
Così è successo ai tempi dell’omicidio di Anna Politkovskaja. Così succede in queste ore per l’assassinio di Boris Nemtsov.
Il ceceno è stato d’altronde dipinto in questi anni in Russia come il cattivo per antonomasia. E molti ceceni dopo le due guerre contro i russi sono peraltro scappati un po’ in giro per in mondo a continuare guerre (per lo più con gli islamici più integralisti). Sono quindi i colpevoli perfetti. Come gli anarchici da noi, una volta.
È possibile che a sparare a Nemtsov sia stato davvero un ceceno. Magari pure quel gruppo di fuoco che le autorità russe si sono affrettate a mostrare in catene per rassicurare il paese. Come per la Politkovskaja anche per Nemtsov mancherà però un movente sul perché abbiano sparato. Perché poi lo facciano sempre con la stessa pistola (una Makarov 9mm per anni nella disponibilità della polizia e dell’esercito russo) rimarrà un mistero.
Probabilmente per Boris come per Anna saranno stati killer professionisti, che colpiscono e fuggono tranquilli. Anche a pochi passi dal Cremlino. Ma chi ha pagato questi e quei killer? Su ciò non c’è stato e mai ci sarà alcuna inchiesta. Sbattuto il mostro in prima pagina, il più è fatto.
L’importante è allontanare le nuvole nere dal Cremlino, allontanare ogni sospetto per l’eliminazione sistematica di voci critiche. Anche raccontando ipotesi surreali come quella che Nemtsov sia stato ucciso da ferventi islamici per aver appoggiato (da Mosca!) Charlie Hebdo (alla cui manifestazione di solidarietà a Parigi parteciparono, a sommo spregio della coerenza, anche rappresentanti di paesi dove la libertà di stampa è, diciamo così, carente, come la Russia).
Le balle rassicureranno quanti che si abbeverano alla propaganda televisiva del Cremlino. Ma siamo certi verranno respinte al mittente da quanti in questi ultimi mesi – con parecchio ritardo – hanno aperto gli occhi su quel che accade a Mosca.
Noi continueremo a vigilare. A chiedere giustizia. Per Boris, Anna e per tutti coloro che hanno perso la vita in questi anni. Ma anche per quanti continuano a finire in carcere solo perché criticano il regime.

Mosca: al posto del Maidan è giunto il Donbass. Boris Nemtsov è stato ucciso ai piedi del Cremlino

Nemtsov

 

Novaja Gazeta 28.02.2015

Boris Nemtsov è stato ucciso a Mosca. Gli hanno sparato a due passi dal Cremlino, sul ponte  Moskvoretsky, a trenta metri dalla discesa Vasil’evsky. Non serve esaminare la versione dell’accaduto che ha portato all’uccisione del politico. L’omicidio è stato un tremendo atto di terrore politico nella storia della nuova Russia. Adesso è condannato a diventare il simbolo di quel paese che abbiamo costruito negli ultimi quindici anni. Un paese nel quale le parole si scontrano con le pallottole e affogano nel sangue.

Il castello di carte della stabilità russa, che ha vacillato per tutto il 2014 è andato in fumo il 27 febbraio 2015.

Boris Nemtsov era conosciuto in tutto il paese. Giovane governatore della provincia di Nizhnij Novgorod negli anni ’90, è stato nominato come il successore di Boris Eltsin. Gradualmente i riformatori uscirono dal grande gioco governativo, ma Nemtsov, a differenza di molti altri, non lasciò l’arena politica. Nell’”Unione delle Forze di Diritto”, “Solidarnost’” e “RPR-Parnas” (Partito Repubblicano Russo) condusse le sue crociate contro la mancanza di libertà nel paese. Fu uno degli ultimi candidati indipendenti alle elezioni di Sochi, città delle olimpiadi, del 2009. In molti non lo amavano ma la maggior parte di coloro che lo hanno conosciuto ammettono: era un uomo giusto, dalle forti  convinzioni e coerente con esse.

Traduzione di Anna Agliati