Archivi categoria: Pussy Riot

Tornano le Pussy Riot. Pro Navalny

Il gruppo punk-rock femminista invita alla mobilitazione contro la condanna (politica) al blogger, oppositore di Putin. Condannato ha subito lasciato i domiciliari per andare a protestare sotto il Cremlino. Dove è stato nuovamente arrestato.
Mentre la crisi economica mette in ginocchio la Russia, il Cremlino cerca di mettere il bavaglio all’opposizione.

Pussy Riot – A Punk Prayer trailer

Pussy riotAnnaviva e Libreria Popolare mercoledì 19 marzo presentano il film – documentario Pussy Riot – A Punk Prayer, vincitore del premio speciale della giuria al Sundance Film Festival 2013. Alla proiezione sarà presente il regista Mike Lerner

Proiezione in lingua originale con i sottotitoli in italiano

Ingresso gratuito

Casa di distribuzione: I wonder picture

Appuntamento mercoledì 19 marzo alle ore 20 al cinema Ariosto, Milano.

Pussy Riot – A Punk Prayer trailer

Milano, il documentario Pussy Riot – A Punk Prayer e il regista Mike Lerner

L’associazione Annaviva e la Libreria Popolare via Tadino presentano Pussy Riot – A Punk Prayer, il documentario sul gruppo artistico delle Pussy Riot.

La proiezione sarà il 19 marzo al cinema Ariosto di Milano e sarà anticipata dall’intervento di uno dei due registi della pellicola, Mike Lerner.

Pussy Riot Milano

Milano, Pussy Riot: A Punk Prayer al cinema

Pussy Riot - A Punk Prayer.

Dopo la notizia dell’amnistia, un’altra buona notizia: Pussy Riot: A Punk Prayer, il documentario di Mike Lerner e Maxim Pozdorovkin sulle Pussy Riot sarà questa sera al cinema Beltrade di Milano. La proiezione del documentario verrà ripetuta dal 27 al 31 dicembre.

Pussy Riot: A Punk Prayer è uscito in Italia il 12 dicembre, distribuito da I WONDER PICTURES. Racconta la storia di tre donne, Nadia, Masha e Katia, condannate per la loro performance satirica nella cattedrale di Mosca.

Amnistia, Pussy Riot e attivisti Greenpeace presto liberi

imageArriva la tanto sperata e reclamata amnistia per i due membri delle Pussy Riot ancora in carcere, Nadia Tolokonnikova e Maria Alyokhina, così come per gli attivisti di Greenpeace. È il risultato del provvedimento discusso e approvato oggi al Cremlino. Secondo il testo finale, l’amnistia riguarderà tutti i condannati per reati che prevedono meno di 5 anni di carcere, gli imputati per reati minori ancora in attesa di giudizio, madri con figli minori, disabili, donne in stato interessante, ultra sessantenni, poliziotti e militari.

Tra i beneficiari dell’amnistia anche gli attivisti di Greenpeace accusati di pirateria per l’assalto alla piattaforma Gazprom nell’Artico.

Secondo quanto riportato dalle agenzie russe, il provvedimento entrerà in vigore entro il weekend e sarà attuata nei prossimi sei mesi.

In attesa di rivedere le Pussy Riot finalmente in libertà ci vediamo il 19 dicembre alle 20,30 nella Libreria Popolare di via Tadino 18 Milano per farci gli auguri di Natale e brindare a questa bella notizia! Vi aspettiamo

Fonte: Corriere.it

Pussy Riot, concerto di capodanno per Nadezhda in Siberia

pussy-riot Nadezhda TolokonnikovaNadezhda Tolokonnikova, una delle rappresentati delle Pussy Riot, in carcere dal 2012 per la canzone punk nella cattedrale di Mosca, canterà per i detenuti del carcere in cui è stata trasferita pochi mesi fa in Siberia. La giovane si esibirà questo weekend in un concerto di capodanno ha riferito alla tv russa d’opposizione Dozhd l’avvocato di Nadia, Irina Khrunova. “Mi ha detto al telefono che il 20 e 21 dicembre visiteranno alcune colonie nella regione di Krasnoyarsk tenendovi concerti, in quanto nel suo ospedale esiste un gruppo musicale, e lì si è inserita molto bene”, ha spiegato la legale. Nadezhda ora, dopo la lettera di protesta contro le condizioni carcerarie e lo sciopero della fame dei mesi scorsi, si trova in un ospedale carcerario di Krasnoyarsk, in Siberia.

Domani alla Duma si discuterà in prima lettura della possibilità di una amnistia per la Pussy Riot detenuta. “Spero molto, incrociamo le dita, che dopo questi concerti in cui canterà per i detenuti, sia rilasciata”. La sua pena dovrebbe scadere ufficialmente a inizio marzo 2014. Molti artisti internazionali e associazioni dei diritti umani si sono schierati al suo fianco in questi anni, Annaviva compresa.

Per parlare della situazione di Nadezhda e tanto altro ancora vi aspettiamo giovedì 19 dicembre alle 20,30 alla Libreria Popolare di via Tadino 18, Milano per un aperitivo di Natale. Sarà l’occasione per conoscerci e parlare delle prossime iniziative. Vi aspettiamo!

Fonte: Ansa

Pussy Riot, Nadezhda Tolokonnikova trasferita in Siberia

pussy-riot Nadezhda Tolokonnikova

Dopo due settimane di apprensione per la Pussy Riot Nadezhda Tolokonnikova di cui non si avevano notizie, ieri le autorità russe hanno spiegato che l’attivista è stata trasferita in un nuovo luogo di detenzione. Secondo molti Nadezhda è stata portata in una colonia penale in Siberia.

Vladimir Lukin, difensore dei diritti umani in Russia, ha contattato la dirigenza del servizio penitenziario federale che hanno detto che la prigioniera era stata trasferita in un altro istituto dove sconterà il resto della sua condanna. Lukin ha aggiunto che sta viaggiando separatamente dagli altri prigionieri per motivi di sicurezza e che è accompagnata da un medico. Non si hanno notizie sulla posizione esatta del nuovo luogo di detenzione.

Secondo il marito di Nadezhda, Pyotr Verzilov, la giovane è in viaggio verso la colonia numero 50 nella regione di Krasnoyarsk della Siberia occidentale, a 4500 km da Mosca. “In sostanza, è stata trasferita dal centro della Russia al cuore della Siberia come punizione per la risonanza della sua lettera sui presunti abusi in carcere”.
In protesta ogni giorno, davanti al sede del servizio penitenziario russo ci sarà una persona (in questo modo non si violano le leggi russe sulle proteste pubbliche). “Il picchetto proseguirà fino a che non entreremo in contatto con Nadia”, ha scritto Verzilov su Twitter.

Nadezhda Tolokonnikova, che sta scontando una condanna a due anni per atti di teppismo, ha iniziato uno sciopero della fame a settembre per protestare contro la gestione della colonia penale numero 14 in Mordovia che avrebbe rischiato di ucciderla. La giovane è stata portata in ospedale e ha accettato di prendere di nuovo il cibo dopo che i funzionari dei diritti umani hanno negoziato un accordo in base al quale sarebbe stata trasferita in un altro carcere.

Pussy Riot, Nadezhda Tolokonnikova in ospedale

pussy-riot Nadezhda TolokonnikovaLa Pussy Riot Nadezhda Tolokonnikova è stata ricoverata in ospedale dopo nove giorni di sciopero della fame per protestare contro le minacce di morte ricevute e le inumane condizioni di vita e di lavoro in carcere a Mordovia, 600 km da Mosca.

“Da undici giorni le autorità carcerarie ci impediscono di farle visita”, ha riferito un legale della cantante Dmitri Dinze. “Abbiamo chiesto un documento sul suo stato di salute, ma abbiamo ricevuto l’ennesimo rifiuto”, ha aggiunto. Secondo l’avvocato, “le autorità carcerarie hanno isolato Nadezhda per vendetta “.

Nadezhda Tolokonnikova sconta una condanna a due anni di carcere per aver iniziato a intonare una “preghiera punk ” contro il presidente russo Vladimir Putin nella cattedrale di Mosca all’inizio del 2012. A lei si era rivolto poco tempo un altro detenuto russo, Mikhail Khodorkovsky, che in una lettera le chiedeva di  rinunciare allo sciopero della fame. Potete leggere la lettera qui: http://annaviva.org/2013/10/01/lettera-di-mikhail-khodorkovsky-alle-pussy-riot-nadezhda-tolokonnikova-e-maria-alekhina

Fonte: Ticino News

Lettera di Mikhail Khodorkovsky alle Pussy Riot Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alekhina

Khodorkovsky mikhail

Il prigioniero politico Mikhail Khodorkovsky ha scritto una lettera ai due membri del gruppo Pussy Riot che sono stati condannati al carcere, Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alekhina. Vi riportiamo la lettera pubblicata da HRO.org

Per Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alekhina

Care ragazze,

La vostra data di uscita arriverà molto presto. Certo, un anno e mezzo – o anche meno – può sembrare un’eternità in questo momento, ma credetemi, scivolerà in un batter d’occhio. Ho visto molti compagni e per la maggior parte di loro gli ultimi mesi, settimane e giorni sembrava non passare mai. Ma alla fine anche loro volavano via verso la libertà.

E’ deplorevole che in un momento di difficoltà Nadya sia arrivata al punto di dover difendere i propri diritti per mezzo di uno sciopero della fame. A volte non c’è proprio altra via d’uscita, ahimè. L’unica cosa che vorrei chiedere a voi è quello di valutare attentamente i costi ei benefici di ciò che si sta cercando di raggiungere con l’impatto che avrà sulla vostra salute o addirittura la vita. Sono certo che l’effetto di attirare l’attenzione sul problema sia già stato raggiunto.

So che hai una famiglia e degli amici che ti aspettano all’esterno. Hai fatto un ottimo lavoro, hai tenuto duro e lo stai continuando a fare. Nelle tue dichiarazioni in tribunale durante il processo hai mostrato veramente i tuoi avversari per quello che sono. Eri su un livello – parlo anche del livello culturale – che loro non potranno mai sperare di raggiungere.

Sarò onesto, il mio livello di istruzione decisamente impallidisce in confronto. E sono lieto che voi, la nuova generazione, siate stati in grado di ottenere di più in questo senso. Questo significa che non tutto è ancora perduto per il nostro Paese.

Vi auguro tutto il meglio e auguro vivamente che lascerete la prigione più sagge di quello che eravate, potrete anche portare con voi il desiderio di sviluppare la nostra società civile, per aiutare le persone a diventare consapevoli del fatto che essi sono realmente, uomini e cittadini.

Vi auguro successo.

rispettosamente,

Mikhail Khodorkovsky

 

Annaviva sta organizzando un incontro in ottobre dedicato a Mikhail Khodorkovsky… continuate a seguirci!

Pd: “Bonino chieda chiarimenti sulla detenzione delle Pussy Riot”

pussy-riot Nadezhda Tolokonnikova“Il ministro degli ssteri Emma Bonino chieda chiarimenti immediati e rassicurazioni sulla detenzione in un carcere russo della giovane leader del gruppo Pussy Riot, madre di una bambina di 5 anni”, Nadezhda Tolokonnikova. E’ quanto chiedono i deputati del Partito democratico Michele Anzaldi e Enzo Amendola (componente della commissione esteri), annunciando una interrogazione urgente al ministero degli esteri.

“Dalle notizie diffuse dalla stampa internazionale – spiegano i deputati – si apprende che la giovane  denuncia condizioni al limite dello schiavismo e del campo di concentramento nella detenzione in un carcere russo. Si parla di massacranti turni di lavoro forzato, ritorsioni anche corporali sui detenuti e minacce di morte, motivo per cui Nadezhda Tolokonnikova avrebbe dato inizio a uno sciopero della fame”.

“In considerazione anche della lunga e riconosciuta esperienza – aggiungono i deputati Pd – nel campo dei diritti civili del ministro Bonino, in particolare nei confronti della Russia, il governo italiano chieda chiarimenti in sede internazionale alle autorità russe, per comprendere se quanto denunciato risponde al vero”.