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Russia, Ucraina, Bielorussia e Paesi confederati: quale futuro per i diritti umani?

Ales-Bialiatski
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Mercoledì 9 ottobre, in occasione della giornata contro la pena di morte, Amnesty Lombardia vi aspetta alle 18 all’Università Bocconi, aula N07 per un incontro dal titolo: “Russia, Ucraina, Bielorussia e paesi confederati: quale futuro per i diritti umani? La testimonianza di Natalia Bialiatski”.

Un dibattito sulle problematiche relative ai diritti umani in alcuni stati dell’ex Unione Sovietica con la partecipazione straordinaria di Natalia Bialiatski, moglie del prigioniero di coscienza bielorusso Ales Bialiatski, presidente dell’associazione bielorussa a favore dei diritti umani Viasna. Bialiatski è stato condannato a quattro anni e mezzo per evasione fiscale.

L’incontro “Russia, Ucraina, Bielorussia e paesi confederati: quale futuro per i diritti umani?” si svolge in collaborazione con l’Istituto di diritto internazionale dell’Università Bocconi.

INGRESSO LIBERO

Appuntamento oggi alle 18 all’Università Bocconi, Milano.

Bielorussia, “Liberate Ales Byalyatski”

Ales Byalyatski

Il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Bielorussia, Miklos Haraszti, ha sollecitato il governo bielorusso “all’immediato rilascio senza condizioni” dell’attivista Ales Byalyatski.

Miklos Haraszti ha detto, in una dichiarazione rilasciata il 2 agosto, che la detenzione di Byalyatski è “il simbolo della repressione contro i difensori dei diritti umani.”

Ales Byalyatski, che ha contribuito a fondare all’opposizione il Fronte Popolare e che dirige il gruppo per i diritti umani Vyasna (Primavera), è stato condannato nel novembre 2011 al 4 anni e mezzo di carcere con l’accusa di evasione fiscale.
Le accuse derivavano dal presunto utilizzo da parte d Byalyatski di conti personali in Lituania e Polonia  e di aver ricevuto finanziamenti, da parte di donatori internazionali, per attività a favore dei diritti umani in Bielorussia.

Amnesty International  ha dichiarato Ales Byalyatski “prigioniero di coscienza” e vari leader occidentali hanno chiesto il suo rilascio incondizionato.

 

Fonte: Radio Free Europe