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Annaviva per i giardini Anna Politkovskaja

Due ergastoli per chi uccise Anna. Ma chi ordinò il delitto?

Annaviva saluta con soddisfazione la decisione del tribunale di Mosca per l’omicidio di Anna Politkovskaja. I giudici russi hanno comminato l’ergastolo a due dei cinque assassini che hanno colpito la giornalista nell’ascensore di casa, il 7 ottobre 2006. Le due condanne a vita puniscono l’uomo ritenuto il killer, il ceceno Rustam Makhmudov e quello che sarebbe stato l’organizzatore dell’agguato, lo zio di di Rustam, Lom-Ali Gaitukayev.
Differenti le pene per gli altri tre imputati, che erano parte della banda che ha portato a termine l’esecuzione della giornalista (ovviamente senza scorta, malgrado minacce e avvelenamenti): i fratelli di Rustam, Ibragim e Dzhabrail Makhmudov a 12 e 14 anni, l’ex agente di polizia russa Sergei Khadzhikurbanov a 20 anni.
I cinque erano stati ritenuti colpevoli da una giuria popolare a maggio.
Giustizia è dunque fatta, seppure in ritardo?
Crediamo di no.
Come dimostra quel che sta succedendo in questi giorni nell’est dell’Ucraina, parecchi sono i ceceni prezzolati che fanno i killer (o i soldati di ventura) a pagamento. Chi li paga?
E chi ha pagato per uccidere Anna, una delle voci più critiche verso la Russia di Putin?

Domande che ancora non hanno risposte e che temiamo non le avranno fino a quando questo regime non esaurirà il suo corso. Che come tutte le cose umane, ha avuto un inizio e avrà una fine.

giardino dei giusti

Omicidio #Politkovskaja 5 condanne, un piccolo passo avanti

Sono passati 7 anni e mezzo da quando Anna Politkovskaja è stata ammazzata nell’ascensore di casa sua, nel centro di Mosca.

7 anni di depistaggi, di ridicole conferenze stampa di uomini vicini a Putin, di indagini azzoppate, di giudici che scappavano.

7 anni dopo arrivano le prime condanne per l’assassinio della nostra Anna.
Un gruppo di ceceni le avrebbe fatto fuoco cinque volte: uno dei tre fratelli Makhmudov giudicato esecutore materiale, gli altri suoi complici. Questi tre sarebbero stati aiutati a vario titolo da uomini della sicurezza russa (immaginiamo nel tempo libero, non certo in orario di lavoro, altrimenti qualche superiore ne avrebbe dovuto rispondere).

Bene, bravi. I giudici popolari hanno emesso le condanne in base alle prove fornite. Ora il giudice dovrà stabilire l’entità della pena.

Ma perché tre ceceni e tre russi (un altro poliziotto era stato condannato – in un processo parallelo – a 11 anni di galera per aver pedinato e fornito la pistola per uccidere la giornalista) hanno assassinato Anna? Cosa o chi li ha spinti? O meglio chi glielo ha ordinato? Chi ha pagato il loro stipendio per quell’assassinio? Chi ha fornito i rubli per la logistica?

Domande che resteranno senza risposta fino a quando non verranno aperti gli archivi di questa (terribile) stagione putiniana.

È per questo che Annaviva se da un lato saluta questa tardiva giustizia per Anna, dall’altro domanda a gran voce che – prima o poi – qualcuno si prenda la briga di scoprire chi è stato il mandante di quel vile assassinio.

Solo quando alla sbarra finirà chi ha ordinato questo e altri omicidi di giornalisti (che ne è stata della patetica caccia ai killer di Natasha Estemirova che avevate detto di aver individuato, caro presidente Medvedev??) Annaviva potrà finalmente gioire.

Giustizia non è ancora fatta, amici e compagni che ci seguite da sette anni.

Non molliamo ora. Non fermiamoci ad ascoltare le sirene. La strada è ancora lunga.

Ciao Anna. Siamo sempre qui. Non ti abbiamo dimenticato. E non dimentichiamo nemmeno nei mesi in cui sui giornali non si parla di te.

Lettera ad Anna Politkovskaja – parte 1

lettera ad Anna PolitkovskajaAlcuni dei ragazzi delle scuole medie di Tavazzano (Lo), che hanno letto il libro di Andrea Riscassi “Anna è viva“, hanno scritto una lettera ad Anna Politkovskaja. Vi proponiamo la prima di Luca, terza A, sia in italiano che in russo:

“Secondo me la guerra è un atto incivile visto che si mandano uomini e ragazzi a uccidere innocenti o a morire per la patria. Anna dice che le donne vedono la guerra in modo diverso dagli uomini, ma secondo me perché non la vivono. Quando la vivi capisci il valore della vita e quello della morte e per questo la visione della guerra diventa diversa da chi vive e da chi no.
Ritornando al fatto successo, in quel teatro russo perché le donne-terroriste morti mariti, fratelli o figli, non hanno più nulla da perdere e allora la vita non vale più nulla per loro.
Anna quando va in Cecenia dimostra un coraggio che io di certo non avrei avuto, ma quando ascolta le donne cecene rifiuta di crederci e questo significa che dovrebbe sbrigarsi per salvare dalla guerra questo povero paese”.

ЛУКА БОФФЕЛЛИ 3А
По-моему война – нецивилизованное дело, так как мужчины и женщины
посланы на воину, чтобы убивать невиновных или умереть за родину.
Анна говорит, что женщины смотрят на войну по-другому, а по моему мнению,
это только потому, что они не участвовали в войне сами..
Только когда ты сам проживаешь её, ты понимаешь ценность жизни и смерти: поэтому
взгляд на войну у тех, которые её не боятся – совсем разный.
Возвращаясь к трагедии в России, это случилось потому, что у
женщин-террористок, не имеющих мужа, братьев, сыновей – все умерли , им
ничего больше терять, и вся их жизнь теряет свою ценность в целом.
Когда Анна ездит в Чечню, она показывает большое мужество (у меня такого нету!),
а когда она слушает рассказы чеченских женщин, она отказывается в эти ужасы
верить. Это значит, что надо торопиться, чтобы спасти эту бедную страну.

loic800003@istruzione.it

Lettera ad Anna Politkovskaja

Annaviva, un brindisi ad Anna Politkovskaya e a un 2013 ricco di iniziative

aperitivo annaviva anna poliktovskayaSi è svolto ieri sera l’aperitivo di Natale di Annaviva, un momento per un brindisi al giardino che il comune di Milano ha deciso di dedicare ad Anna Politkovskaya e uno alle tante iniziative che riguarderanno l’associazione nel 2013, un modo per ritrovarsi e per salutarsi prima delle feste. Tanti hanno partecipato all’evento alla Libreria Popolare di via Tadino e tanti sono stati i nuovi iscritti.

Annaviva ha potuto finalmente festeggiare il successo di una delle sue iniziative del 2012: un giardino per Anna Politkovskaya che, grazie alla firma di 1700 persone, Milano ha riservato in zona Garibaldi-Repubblica. Una grande soddisfazione per tutti!! E ora aspettiamo con ansia di conoscere dal comune la data esatta dell’inaugurazione per brindare una seconda volta, di nuovo tutti insieme. Vi terremo aggiornati sull’evento!

Nel 2013, Annaviva continuerà a lavorare a favore delle Pussy Riot e di tutti coloro detenuti ingiustamente in Russia. Domani inizieranno poi le riprese di un cortometraggio su sceneggiatura di Andrea Riscassi. Il progetto cinematografico proseguirà sicuramente l’anno prossimo e presto vi daremo nuovi e interessanti dettagli.

Rimanete sintonizzati e buon Natale a tutti da Annaviva!

Anna Politkovskaya nel nuovo spettacolo di Giancarlo Cauteruccio

Crash Trōades anna politkovskaja annavivaIl regista teatrale Giancarlo Cauteruccio torna sul palco con un nuovo spettacolo, Crash Trōades, che cita, tra altri, Anna Politkovskaya e il suo libro Cecenia, il disonore russo. Crash Trōades è una lettura contemporanea della tragedia classica, in questo caso ispirata a Le Troiane di Euripide.

Oltre alla giornalista Anna Politkovskaya, viene citata l’autrice rwandese Yolande Mukagasana e il suo volume Le ferite del silenzio. Entrambe le donne, Anna e Yolande, vengono prese in considerazione come testimoni di grandi tragedie dei nostri giorni.

Fino al 16 dicembre Giancarlo Cauteruccio e Crash Trōades sono in scena al Teatro Studio di Scandicci (Fi) mentre Annaviva il 17 si ritrova a festeggiare la recente approvazione, da parte del comune di Milano, di un giardino dedicato ad Anna Politkovskaya in zona Garibaldi. Siete tutti invitati!

L’appuntamento di Annaviva è il 17 dicembre alle 20 nella Libreria Popolare di via Tadino 18, Milano

A Milano un giardino per Anna Politkovskaja

annavivaA Milano i nuovi giardini pubblici tra corso Como, via Vincenzo Capelli e viale Don Sturzo saranno intitolati ad Anna Politkovskaja.
Lo ha deciso la Giunta Comunale ieri, 6 dicembre.
Per tutti gli amici di Annaviva una grande giornata: di trepidazione, di ricordi, di emozioni.
Un anno fa abbiamo lanciato la raccolta di firme per chiedere alla città di Milano di ricordare la grande giornalista russa, che ha sacrificato la propria vita per raccontare ciò che non poteva non vedere.
Oggi la città di Milano, alla vigilia della propria festa patronale, ha risposto con un grande gesto di sensibilità e di coraggio: Anna Politkovskaja sarà ricordata in uno degli spazi più importanti della metropoli che si avvicina all’expo 2015.
Annaviva, che continua la propria azione per la difesa dei diritti umani e della libertà di espressione nell’est europeo, ringrazia di cuore il Sindaco, la Giunta Comunale ed il Consiglio Comunale e le oltre 1700 persone che hanno sottoscritto la petizione.
Milano, sei grande!

САД ИМЕНИ АННЫ ПОЛИТКОВСКОЙ В МИЛАНЕ
В Милане именем Анны Политковской будет назван новый городской сад между проспектом Комо, улицей Винченцо Капелли и бульваром Дон Стурцо.
Это решение принято городским советом сегодня, 6 декабря.
Для всех друзей Аннавивы – это большой день, день волнений, воспоминаний и эмоций.
Год назад мы начали сбор подписей, чтобы попросить власти Милана увековечить память великой русской журналистки, которая пожертвовала своей жизнью, так как писала о том, что не могла не видеть.
Сегодня, в канун дня города, Милан ответил большим поступком, чутким и мужественным: имя Анны Политковской будет вписано в одном из главных районов метрополиса, в преддверии Экспо 2015.
Аннавива, продолжая свою деятельность по защите прав человека и свободы слова в Восточной Европе, выражает сердечную благодарность Мэру, Городскому Совету и всем итальянцам – более 1700 человек, подписавшим петицию.
Молодец, Милан!

A Garden for Anna Politkovskaya in Milan, Italy
Milan‘s new public garden area which incldes Corso Como, Via Vincenzo Capelli and Viale Don Sturzo will be named in honour of the memory of courageous journalist Anna Politkovskaya.
The decision was taken by Milan City Council on December 6, 2012.
For all of Annaviva‘s friends, it was a day of trepidation, memory and emotion.
A year ago we launched a petition to ask the city of Milan to honour the memory of the great Russian journalist who sacrificed her life in order to reveal what could not be seen.
The city of Milan responded with a gesture of great sensitivity and courage: Anna Politkovskaya will be remembered in one of Milan’s most important spaces on the run up to the 2015 World Expo.
Annaviva, which will continue to defend human rights and freedom of expression throughout Eastern Europe, wishes to thank the Mayor, the Milan City Council and more than 1,700 people who signed the petition.
Thanks Milan! You’re great!

Milano, approvato un giardino per Anna Politkovskaja e Gae Aulenti

anna-radio.jpgLe firme raccolte da Annaviva per realizzare un giardino in onore di Anna Politkovskaja hanno avuto successo. Trasmettiamo la felice notizia appena arrivata dal Comune di Milano:

Milano, 6 dicembre 2012 – La piazza e il giardino nell’area Garibaldi-Repubblica saranno dedicati alla memoria di due grandi donne del nostro tempo: l’architetto e designer Gae Aulenti, scomparsa il 1 novembre scorso, e la giornalista russa Anna Politkovskaja, assassinata a Mosca il 7 ottobre del 2006. Lo ha deciso oggi la Giunta comunale, approvando la relativa delibera di intitolazione.

In particolare, il nome di Gae Aulenti sarà legato per sempre alla piazza soprelevata attigua a viale Don Luigi Sturzo e alla confluenza con via Vincenzo Capelli, mentre Anna Stepanovna Politkovskaja sarà ricordata nel giardino tra corso Como, via Vincenzo Capelli e viale Don Sturzo.

“Due donne straordinarie che hanno occupato la scena internazionale grazie al loro grande talento, alla loro tenacia e al loro impegno civico e culturale – ha detto l’assessore alla cultura Stefano Boeri – Due nomi che, grazie a questa intitolazione, si legheranno innegabilmente da oggi alla storia della nostra città e al suo futuro”.

Gae Aulenti, nata nel 1927 in provincia di Udine, si laureò in architettura al Politecnico di Milano nel 1953, dove conseguì l’abilitazione alla professione. La sua formazione coincise con un periodo di straordinario fermento in cui l’architettura italiana era impegnata nella ricerca storico-culturale di recupero dei valori architettonici del passato e dell’ambiente, confluita poi nel movimento Neoliberty. Fu docente universitaria a Venezia e al Politecnico di Milano e Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1995-1996. Riuscì sempre a coniugare un’intesa attività internazionale con una particolare attenzione per la sua città d’adozione, come testimoniano il nuovo volto di piazzale Cadorna e dello Spazio Oberdan. Nel 1989 il Comune di Milano le conferì la Medaglia d’Oro di Civica Benemerenza quale “protagonista assoluta nel mondo dell’architettura e del design, un punto di riferimento nella cultura europea che ha contribuito a dar lustro a Milano e alla cultura italiana nel mondo”.

Anna Politkovskaja, nata a New York nel 1958, si impegnò sempre per la difesa dei diritti umani e civili, contro ogni forma di sopruso e ingiustizia in Russia e in Cecenia, arrivando a condannare apertamente l’esercito e il governo russo nei suoi articoli per Novaja Gazeta, quotidiano di ispirazione liberale. Il 7 ottobre 2006 venne assassinata nell’ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando. La sua morte ha prodotto una grande mobilitazione in tutti i Paesi del mondo, affinché venissero al più presto chiarite le circostanze dell’omicidio.

In seguito a una raccolta di firme popolare promossa dall’Associazione Annaviva, il 27 febbraio scorso il Consiglio comunale di Milano ha approvato all’unanimità una mozione per intitolare un luogo di Milano ad Anna Politkovskaja, sottolineando “l’alto valore morale della sua figura, simbolo a livello mondiale del giornalismo del coraggio e della dignità”. In quell’occasione il Consiglio comunale ricordò che “la naturale vocazione internazionale di Milano rende particolarmente importante raccogliere l’istanza di libertà e di ricerca della verità che Anna Politkovskaja rappresenta, cogliendo l’occasione per porre al centro il tema del rispetto dei diritti umani”.

Grazie a tutti coloro (e sono davvero tanti) che ci hanno aiutato!!

Anna Politkovskaja, come fu uccisa la giornalista russa

anna politovskaja.jpgSu Paperblog abbiamo trovato un’interessante articolo di “Matteo” sull’omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaja, a cui la nostra associazione Annaviva è dedicata.

Tecnologia dell’omicidio
Chi e come seguì Anna Politkovskaja nella fase iniziale della preparazione dell’omicidio
08.10.2012 Come fu preparato l’omicidio di Anna Politkovskaja Oggi i figli di Anna Politkovskaja Vera e Il’ja, come pure i loro avvocati (Karinna Moskalenko, Anna Stavickaja, Roman Karpinskij) devono firmare il protocollo di presa visione dei materiali della causa penale nei confronti dell’ex-capo della sezione del 4° ufficio della direzione investigativa e di ricerca della GUVD [1] di Mosca, il tenente colonnello Dmitrij Pavljučenkov, posto in un procedimento a parte, in quanto l’accusato è giunto a un accordo con gli inquirenti. Pavljučenkov ha confessato di aver organizzato il pedinamento dell’osservatrice della Novaja gazeta e di aver procurato l’arma per il killer. Concluso l’accordo, firmato dal vice-procuratore generale Viktor Grin’, Pavljučenkov, a tutta evidenza, si è impegnato a raccontare del suo ruolo nel crimine e a riferire agli inquirenti tutti i fatti a lui noti.
La domanda principale oggi è: quanto Pavljučenkov ha adempiuto gli impegni presi? Le parti lese e i loro avvocati non escludono che non l’abbia fatto fino in fondo e se così fosse, da parte loro verrebbe presentata un’istanza per l’annullamento dell’accordo.
In ogni caso oggi si può già raccontare chi e come seguì Anna Politkovskaja nella fase iniziale della preparazione dell’omicidio…

Per continuare a leggere l’articolo su come fu uccisa Anna Politokvskaja cliccate qui

A proposito della giornalista Anna Politokvskaja, domani non perdetevi El’sa K al teatro Nebiolo di Tavazzano (Lo)

 

“Vivo la vita e scrivo di essa”, tesi di laurea sul giornalismo di Anna Politkovskaja

anna-profilo.jpgOggi vi segnaliamo un’interessante tesi di laurea su Anna Politkovskaja dal titolo “Vivo la vita e scrivo di essa”: il giornalismo di Anna Politkovskaja L’ha scritta Serena Marazzato, neo dottoressa in Lettere, letterature e culture moderne e può essere scaricata gratuitamente dal sito http://tesi.cab.unipd.it/42053/

“Si tratta di un lavoro modesto – ha commentato Serena nella email che ci ha inviato – ma spero che possa essere comunque un punto di partenza o uno spunto per altri studenti, affinchè possano conoscere meglio questa grande giornalista“.

Ringraziando Serena per questo importante lavoro, trascriviamo una parte dell’introduzione alla sua tesi “Vivo la vita e scrivo di essa”: il giornalismo di Anna Politkovskaja e vi invitiamo a leggere il lavoro completo al link http://tesi.cab.unipd.it/42053/

“La Federazione Russa si trova attualmente in un momento storico molto delicato. Le discusse vicende dei presunti brogli elettorali della fine del 2011 hanno provocato proteste contro il governo Putin senza precedenti nella storia del Paese. La chiamano “la rivoluzione bianca”, per via della neve sotto la quale i manifestanti anti-Putin – in migliaia nelle piazze di tutta la Federazione – hanno resistito per ore pur di esprimere le proprie idee. Non sono solo i numeri a sbalordire, ma anche i modi in cui si sono manifestati questi moti di protesta. La parole d’ordine della rivoluzione bianca, come in altre zone del mondo agitate da moti di sollevazione popolare, è “social network”, per mezzo dei quali è stato possibile avvicinare e coinvolgere massicciamente le persone, cosa non facile nel Paese più vasto del mondo. I leader della dissidenza russa contemporanea, tra i quali figurano Aleksej Naval’nyj, avvocato e attivista politico, e Sergej Udal’cov, uno dei principali organizzatori delle manifestazioni di Mosca, pubblicano tramite i loro blog informazioni e articoli che non verrebbero mai trasmessi dai mass media ufficiali. Le forme di dissidenza oggi, diversamente dall’epoca sovietica, sono varie, si passa dalle semplici (ma non così scontate)
manifestazioni di massa nelle piazze, alle più trasgressive performance delle Femen ucraine, fino ad arrivare alla tanto chiacchierata esibizione punk delle Pussy Riot nella cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca. Modi diversi, stesso obiettivo: denunciare il regime di Vladimir Putin e il suo governo…”

El’sa K torna in scena a Tavazzano (Lo)

Annaviva e LattOria presentano la nuova edizione di El’sa K, in scena a Tavazzano, in provincia di Lodi, venerdì 7 dicembre alle ore 21 al teatro Nebiolo.

Lo spettacolo El’sa K di Andrea Riscassi, regia di Alessia Gennari, con Sara Urban e Paola Vincenzi, è collegato all’iniziativa “Un seme di libertà” a cura dell’Associazione Amici del Nebiolo, Commissione Cultura e Annaviva.

Per info e prenotazioni scrivere a info@teatronebiolo.org oppure telefonate al numero 0371 761268 o al 331 9287538

Per saperne di più leggete qui:

Per scaricare la locandina di El’sa K e inviarla ai propri amici basta cliccare qui: ElsaK_Nebiolo_LOCANDINA annaviva teatro

Ci vediamo al Teatro Nebiolo di Tavazzano venerdì 7 dicembre. Non mancate!