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Vsevolod E. Mejerchol’d. L’ultimo atto. Interventi, processo e fucilazione

Giovedì 24 maggio alle 18,30 i professori Marcello Flores e Fausto Malcovati presentano il libro Vsevolod E. Mejerchol’d. L’ultimo atto. Interventi, processo e fucilazione, la storia del regista teatrale russo arrestato nel giugno del 1939, processato, torturato e fucilato il 2 febbraio 1940. L’accusa? L’artista era accusato di avere tendenze artistiche contrarie a quelle del regime, espresse dal realismo socialista.

Il libro, a cura di Fausto Malcovati con traduzioni di Silvana de Vidovich ed Emanuela Guercetti, racconta, attraverso  documenti, in parte inediti anche in Russia, gli ultimi quattro anni della vita di Vsevolod Mejerchol’d, i suoi discorsi in pubblici dibattiti, riunioni politiche, assemblee di lavoratori dello spettacolo, congressi di uomini di teatro.

La presentazione si terrà alla Fondazione Cariplo di Milano, largo Mahler. Ingresso libero

Salone del Mobile e Dostoevskij

Inizia oggi, in concomitanza con il Salone del Mobile di Milano, la rappresentazione di MEMORIE DAL SOTTOSUOLO – A PROPOSITO DELLA NEVE FRADICIA, liberamente tratto dal romanzo dell’autore russo Fedor Dostoevskij al Teatro Salone del capoluogo lombardo. Lo spettacolo, che sarà in scena fino al 6 maggio, è stato prodotto da CRT Centro di Ricerca per il Teatro in collaborazione con le belle bandiere, regia di Marco Sgrosso. “La prima volta che ho incontrato in scena la scrittura forte e appassionata di Fedor Dostoevskij – racconta il regista – è stato in occasione dell’allestimento de Gli occhi dei matti, tratto da L’idiota. In seguito, per molto tempo la teatralità potente delle sue visioni e il fascino irresistibile dei suoi personaggi hanno continuato ad esercitare su di me un desiderio costante di confronto. Mi sono quindi rituffato nell’atmosfera dei ‘tormenti e tormentucoli’ e nell’indagine sulle ossessioni-illuminazioni dell’individuo, scegliendo il suo romanzo forse più ‘intimo’ e teatrale, Le memorie del sottosuolo. L’analisi crudele di Dostoevskij, in un crescendo di emozione, ci restituisce il ritratto di un uomo che si confronta con la sua meschinità di sentimenti e con la sua incapacità di amare, interrogandosi senza pietà sul senso profondo di un’etica interiore. Come attore mi ha intrigato il ritratto di questa creatura sofferente e sgradevole, ‘eroe o pezzo di fango’, arreso all’assenza di ogni speranza e ad una celebrazione così totale della propria disistima da risultare amaro e grottesco oltre che repellente. E mi ha riempito di interrogativi il racconto senza respiro di questa crisi interiore che sfocia in una tenerezza spinosa, spiraglio luminoso aperto alla compassione e a un timido gesto d’amore“.

Per gli amici e i clienti della Libreria Tadino, i giorni delle repliche del giovedì (19 aprile, 26 aprile e 3 maggio) sarà possibile acquistare due biglietti al prezzo di € 8,00 l’uno (invece  che € 16,00). Basta stampare la newsletter e presentarla in segreteria.

Altri appuntamenti sono il 29 aprile alle 11,30 al Museo del Novecento per un incontro con i protagonisti di Memorie dal sottosuolo e il 2 maggio alle 19 al Teatro Salone, quando il regista incontrerà il pubblico insieme al professor Fausto Malcovati. Evento organizzato dall’Associazione Italia-Russia e dal CRT Centro di Ricerca per il Teatro.

Milano, César Brie e la compagnia di Karamazov incontrano il pubblico

Mercoledì 11 aprile alle 18 l’attore e regista teatrale César Brie, insieme alla sua compagnia e al professor Fausto Malcovati, docente di storia del teatro russo all’Università degli studi di Milano, faranno un incontro al Teatro Elfo Puccini del capoluogo lombardo.

L’evento, organizzato in collaborazione con l’Associazione Italia Russia, sarà legato allo spettacolo di César Brie in scena dal 10 al 22 aprile al teatro milanese, Karamazov, liberamente tratto da I Fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij. La rappresentazione, secondo il metodo di Brie, si costruisce in progress, grazie a un lavoro collettivo di improvvisazione, elaborazione drammaturgica, montaggio e smontaggio dei materiali per arrivare a rappresentare con leggerezza poetica e densità di emozioni la commedia umana, tragica, farsesca e ridicola dei Karamazov.

L’incontro è a ingresso libero.