Alle 12 l’inaugurazione del Giardino a Varsavia. Annaviva era stata invitata, ma per un problema di voli non potrà essere presente Andrea Riscassi, uno dei suoi fondatori. Pubblichiamo l’intervento di saluto che aveva fatto e che verrà letto.
È con entusiasmo e con fiducia nel futuro che come fondatore dell’associazione Annaviva di Milano partecipo all’inaugurazione del Giardino dei Giusti di Varsavia.
La nostra associazione, nata nel 2008 per ricordare Anna Politkovskaja e portare avanti le sue battaglie, è stata – nel suo piccolo – protagonista di tante iniziative. Molte delle quali per preservare la Memoria, quella com la M maiuscola.
Per questo abbiamo collaborato con Gariwo per non dimenticare la Politkovskaja e gli altri Giusti che sono finalmente commemorati nel Giardino dei Giusti di Milano.
Abbiamo voluto fare di più e, con una raccolta firme, siamo riusciti a ottenere, nel 2013, un Giardino per Anna Politkovskaja. Chi il prossimo anno verrà a Milano per Expo potrà, in fondo a corso Como, sedersi in uno spazio verde dedicato alla grande giornalista russa, uccisa per il suo lavoro. Di denuncia. Di coraggio.
Lo stesso coraggio che si commemora il 5 giugno a Varsavia, in questo nuovo Giardino dei Giusti che sorge nel distretto di Wola, nell’area in cui si trovava il Ghetto. Rivoli di (drammatiche) storie che si uniscono. Per dare forza a chi è ancora qui a lottare.
Credo infatti che la Memoria di cui parlavo, quella contro i totalitarismi, contro le dittature, contro i fanatismi, sia il bene più prezioso da tutelare da noi e da chi verrà dopo di noi. L’Europa, per la quale c’è chi combatte e muore in queste ore in Ucraina, non può e non deve essere solo quella legata a freddi criteri economici. Ma è soprattutto quella dei cittadini, del loro spirito, della loro dignità.
Da Milano a Varsavia. Senza dimenticare Kiev e chi coltiva un sogno europeo. Di pace e dignità.
Andrea Riscassi, fondatore associazione Annaviva