Archivi tag: Pussy Riot

Tornano le Pussy Riot. Pro Navalny

Il gruppo punk-rock femminista invita alla mobilitazione contro la condanna (politica) al blogger, oppositore di Putin. Condannato ha subito lasciato i domiciliari per andare a protestare sotto il Cremlino. Dove è stato nuovamente arrestato.
Mentre la crisi economica mette in ginocchio la Russia, il Cremlino cerca di mettere il bavaglio all’opposizione.

Pussy Riot, le ragazze che hanno osato sfidare Putin

Annaviva è lieta di invitarvi alla presentazione del libro “Pussy Riot – le ragazze che hanno osato sfidare Putin” di Massimo Ceresa. Dialogherà con l’autore il giornalista Rai e fondatore di AnnaViva Andrea Riscassi.

Pussy Riot, delitto e castigo. Dalle lotte per la libertà e a favore dei diritti Lgbt ai gulag in Siberia. Dallo show nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca alla liberazione avvenuta nel dicembre 2013, passando per due processi farsa. Massimo Ceresa racconta in modo avvincente la vicenda che ha visto protagoniste tre giovani ragazze schierate contro la macchina del potere russo.

Dalla prefazione di Pino Scaccia Due:

Putin era un colonnello del KGB come lo erano altri che poi sono diventati oligarchi. Conosce i sistemi, tanto che ha riaperto i manicomi criminali creati da Stalin e che Gorbaciov aveva chiuso. Non è salutare dissentire: se non ti fanno fuori ti prendono per matto. Ecco perché quelle ragazzine, le Pussy Riot, sono da considerare autentiche eroine. Perché hanno tutte le ragioni per protestare contro il nuovo regime che forse è peggiore del vecchio, tradendo ogni spirito popolare

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Milano, 28 novembre 2014 ore 19.30 presso la libreria Popolare di via Tadino, via Tadino 18. Vi aspettiamo!

Annaviva compie 6 anni. Aiutateci a diventare grandi

annavivaSei anni fa, il 9 maggio del 2008, nasceva a Milano Annaviva. 9 maggio, giornata della Vittoria, in Russia e non solo.

In questi anni l’associazione che vuole ricordare Anna Politkovskaja e portare avanti le sue battaglie, è stata – nel suo piccolo – protagonista di molte iniziative. Abbiamo lanciato raccolte firme per non dimenticare Anna e pensiamo di essere riusciti nell’intento: a Milano e Brescia la giornalista ha un albero alla memoria e a Ferrara le è stata dedicata una strada.

Dallo scorso anno, sempre dopo una mobilitazione di Annaviva, alla Politkovskaja sono stati dedicati i giardini di Corso Como a Milano. A tutte le cerimonie di inaugurazione hanno partecipato (da noi invitati) famigliari di Anna o suoi colleghi della Novaja Gazeta.

Abbiamo organizzato iniziative pubbliche contro la guerra in Georgia, per la liberazione di detenuti politici in Russia, a favore delle Pussy Riot, in sostegno delle opposizioni al regime putiniano, contro l’omofobia durante le recenti Olimpiadi, per la libertà di stampa in Ungheria e la libertà in generale in Bielorussia.

Abbiamo organizzato viaggi di turismo responsabile, soprattutto nei periodi elettorali, a Mosca, Kiev, Varsavia e Budapest.

L’ultima iniziativa milanese, pochi giorni fa, nella nostra “sede”, la Libreria popolare di via Tadino 18, per capire dove sta andando l’Ucraina.

Il nostro sguardo è sempre stato rivolto verso l’Europa orientale. Da quel confine passa, a nostro giudizio, il futuro dell’intero continente. Che non merita di essere dominato da tiranni da quattro soldi (ma con solida preparazione dittatoriale) e da leader politici pavidi e attenti solo al loro (provvisorio) orticello elettorale.

Nel giorno del nostro sesto compleanno chiediamo a chi ha voglia e tempo e magari anche soldi (le iniziative costano, invitare ospiti stranieri costa, affittare teatri e cinema costa) di darci una mano. Iscrivetevi, aiutateci.

È il momento giusto.

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Six years ago, on the 9th of May 2008, the association Annaviva was founded in Milan. The 9th of May: Victory day not only in Russia.

In these years, the association, which aims to remember Anna Politkovskaya and carry on her fights, was the promoter of a lot of activities.

We have launched signature-collections not to forgive Anna and we succeeded in it: a tree in Anna’s memory was planted in Milan and Brescia and a street was named after her in Ferrara. In 2013, thanks to Annaviva mobilization, also the gardens in Corso como in Milan were named after her. Anna’s relatives and her colleagues from the Novaja Gazeta always took part to the opening ceremonies, since Annaviva invited them.

We organized lots of public events against Georgia war, for the freedom of political prisoners in Russia, supporting the Pussy Riot and all the opposition parties to the regime of Putin, against the homophobia during the last Olympic games, for the freedom of the press in Hungery and the freedom in Bielorussia.

We are promoters of responsible tourism especially in election times, we went to Moscow, Kiev, Warsaw, Bdapest.

At Libreria Popolare di Via Tadino in Milano, we recently promoted a debate to understand where Ukraine is going.

Our eyes always stare at Eastern Europe. From this border, you can see the future of the whole continent, which doesn’t deserve to be dominated by dictators and political leaders, who only look after their own business.

On the day of our 6th birthday, we ask people, who want and have some time and money, to help us. All our activities have costs: to invite foreign guests, rent cinemas and theatres…. Sign up, help us.

This is the right time to do it.

 

Pussy Riot – A Punk Prayer trailer

Pussy riotAnnaviva e Libreria Popolare mercoledì 19 marzo presentano il film – documentario Pussy Riot – A Punk Prayer, vincitore del premio speciale della giuria al Sundance Film Festival 2013. Alla proiezione sarà presente il regista Mike Lerner

Proiezione in lingua originale con i sottotitoli in italiano

Ingresso gratuito

Casa di distribuzione: I wonder picture

Appuntamento mercoledì 19 marzo alle ore 20 al cinema Ariosto, Milano.

Pussy Riot – A Punk Prayer trailer

Milano, il documentario Pussy Riot – A Punk Prayer e il regista Mike Lerner

L’associazione Annaviva e la Libreria Popolare via Tadino presentano Pussy Riot – A Punk Prayer, il documentario sul gruppo artistico delle Pussy Riot.

La proiezione sarà il 19 marzo al cinema Ariosto di Milano e sarà anticipata dall’intervento di uno dei due registi della pellicola, Mike Lerner.

Pussy Riot Milano

Milano, Pussy Riot: A Punk Prayer al cinema

Pussy Riot - A Punk Prayer.

Dopo la notizia dell’amnistia, un’altra buona notizia: Pussy Riot: A Punk Prayer, il documentario di Mike Lerner e Maxim Pozdorovkin sulle Pussy Riot sarà questa sera al cinema Beltrade di Milano. La proiezione del documentario verrà ripetuta dal 27 al 31 dicembre.

Pussy Riot: A Punk Prayer è uscito in Italia il 12 dicembre, distribuito da I WONDER PICTURES. Racconta la storia di tre donne, Nadia, Masha e Katia, condannate per la loro performance satirica nella cattedrale di Mosca.

Amnistia, Pussy Riot e attivisti Greenpeace presto liberi

imageArriva la tanto sperata e reclamata amnistia per i due membri delle Pussy Riot ancora in carcere, Nadia Tolokonnikova e Maria Alyokhina, così come per gli attivisti di Greenpeace. È il risultato del provvedimento discusso e approvato oggi al Cremlino. Secondo il testo finale, l’amnistia riguarderà tutti i condannati per reati che prevedono meno di 5 anni di carcere, gli imputati per reati minori ancora in attesa di giudizio, madri con figli minori, disabili, donne in stato interessante, ultra sessantenni, poliziotti e militari.

Tra i beneficiari dell’amnistia anche gli attivisti di Greenpeace accusati di pirateria per l’assalto alla piattaforma Gazprom nell’Artico.

Secondo quanto riportato dalle agenzie russe, il provvedimento entrerà in vigore entro il weekend e sarà attuata nei prossimi sei mesi.

In attesa di rivedere le Pussy Riot finalmente in libertà ci vediamo il 19 dicembre alle 20,30 nella Libreria Popolare di via Tadino 18 Milano per farci gli auguri di Natale e brindare a questa bella notizia! Vi aspettiamo

Fonte: Corriere.it

Pussy Riot, concerto di capodanno per Nadezhda in Siberia

pussy-riot Nadezhda TolokonnikovaNadezhda Tolokonnikova, una delle rappresentati delle Pussy Riot, in carcere dal 2012 per la canzone punk nella cattedrale di Mosca, canterà per i detenuti del carcere in cui è stata trasferita pochi mesi fa in Siberia. La giovane si esibirà questo weekend in un concerto di capodanno ha riferito alla tv russa d’opposizione Dozhd l’avvocato di Nadia, Irina Khrunova. “Mi ha detto al telefono che il 20 e 21 dicembre visiteranno alcune colonie nella regione di Krasnoyarsk tenendovi concerti, in quanto nel suo ospedale esiste un gruppo musicale, e lì si è inserita molto bene”, ha spiegato la legale. Nadezhda ora, dopo la lettera di protesta contro le condizioni carcerarie e lo sciopero della fame dei mesi scorsi, si trova in un ospedale carcerario di Krasnoyarsk, in Siberia.

Domani alla Duma si discuterà in prima lettura della possibilità di una amnistia per la Pussy Riot detenuta. “Spero molto, incrociamo le dita, che dopo questi concerti in cui canterà per i detenuti, sia rilasciata”. La sua pena dovrebbe scadere ufficialmente a inizio marzo 2014. Molti artisti internazionali e associazioni dei diritti umani si sono schierati al suo fianco in questi anni, Annaviva compresa.

Per parlare della situazione di Nadezhda e tanto altro ancora vi aspettiamo giovedì 19 dicembre alle 20,30 alla Libreria Popolare di via Tadino 18, Milano per un aperitivo di Natale. Sarà l’occasione per conoscerci e parlare delle prossime iniziative. Vi aspettiamo!

Fonte: Ansa

Pussy Riot, Nadezhda Tolokonnikova trasferita in Siberia

pussy-riot Nadezhda Tolokonnikova

Dopo due settimane di apprensione per la Pussy Riot Nadezhda Tolokonnikova di cui non si avevano notizie, ieri le autorità russe hanno spiegato che l’attivista è stata trasferita in un nuovo luogo di detenzione. Secondo molti Nadezhda è stata portata in una colonia penale in Siberia.

Vladimir Lukin, difensore dei diritti umani in Russia, ha contattato la dirigenza del servizio penitenziario federale che hanno detto che la prigioniera era stata trasferita in un altro istituto dove sconterà il resto della sua condanna. Lukin ha aggiunto che sta viaggiando separatamente dagli altri prigionieri per motivi di sicurezza e che è accompagnata da un medico. Non si hanno notizie sulla posizione esatta del nuovo luogo di detenzione.

Secondo il marito di Nadezhda, Pyotr Verzilov, la giovane è in viaggio verso la colonia numero 50 nella regione di Krasnoyarsk della Siberia occidentale, a 4500 km da Mosca. “In sostanza, è stata trasferita dal centro della Russia al cuore della Siberia come punizione per la risonanza della sua lettera sui presunti abusi in carcere”.
In protesta ogni giorno, davanti al sede del servizio penitenziario russo ci sarà una persona (in questo modo non si violano le leggi russe sulle proteste pubbliche). “Il picchetto proseguirà fino a che non entreremo in contatto con Nadia”, ha scritto Verzilov su Twitter.

Nadezhda Tolokonnikova, che sta scontando una condanna a due anni per atti di teppismo, ha iniziato uno sciopero della fame a settembre per protestare contro la gestione della colonia penale numero 14 in Mordovia che avrebbe rischiato di ucciderla. La giovane è stata portata in ospedale e ha accettato di prendere di nuovo il cibo dopo che i funzionari dei diritti umani hanno negoziato un accordo in base al quale sarebbe stata trasferita in un altro carcere.

Pussy Riot, Nadezhda Tolokonnikova in ospedale

pussy-riot Nadezhda TolokonnikovaLa Pussy Riot Nadezhda Tolokonnikova è stata ricoverata in ospedale dopo nove giorni di sciopero della fame per protestare contro le minacce di morte ricevute e le inumane condizioni di vita e di lavoro in carcere a Mordovia, 600 km da Mosca.

“Da undici giorni le autorità carcerarie ci impediscono di farle visita”, ha riferito un legale della cantante Dmitri Dinze. “Abbiamo chiesto un documento sul suo stato di salute, ma abbiamo ricevuto l’ennesimo rifiuto”, ha aggiunto. Secondo l’avvocato, “le autorità carcerarie hanno isolato Nadezhda per vendetta “.

Nadezhda Tolokonnikova sconta una condanna a due anni di carcere per aver iniziato a intonare una “preghiera punk ” contro il presidente russo Vladimir Putin nella cattedrale di Mosca all’inizio del 2012. A lei si era rivolto poco tempo un altro detenuto russo, Mikhail Khodorkovsky, che in una lettera le chiedeva di  rinunciare allo sciopero della fame. Potete leggere la lettera qui: http://annaviva.org/2013/10/01/lettera-di-mikhail-khodorkovsky-alle-pussy-riot-nadezhda-tolokonnikova-e-maria-alekhina

Fonte: Ticino News